Da una sessione di coaching: " Quello è bravo. Fa i numeri! Però quando lo guardo negli occhi, lo vedo che non è felice: sta sempre in azienda, lavora come un matto e, alla fine, ha sempre paura che gli portino via tutto... " Quanti iniziano la propria impresa, la propria carriera, con un sogno da realizzare e si ritrovano poi a combattere con la paura (se non il vero terrore) di perdere i vantaggi socio-economici che hanno conquistato? Quando il lavoro è ridotto ad un mero beneficio economico, quando il sé (complesso e sfaccettato) è unicamente identificato in un ruolo, che non rappresenta le proprie aspirazioni valoriali più importanti, l'essere umano (anche pieno di soldi e 'potere') è ridotto a schiavo. Quando il rispetto e la realizzazione dei nostri valori fondamentali sono parte del processo produttivo, non c'è bisogno che qualcuno ci ammiri e ci stimi, per sapere che siamo persone IMPORTANTI.